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(fonte Conflitti e strategie)
Questo è uno dei primi articoli del Prof. Gianfranco La Grassa, economista e saggista, che viene ospitato in questo sito. Gianfranco La Grassa è professore emerito di politica economica alle università di Pisa e Venezia(quì una sua breve biografia con le ultime sue pubblicazioni). Ha scritto decine di saggi pubblicati con le più importanti case editrici italiane, da Editori riuniti a Feltrinelli, e parecchi suoi studi hanno avuto traduzioni in varie lingue.
Per fare conoscere il pensiero di Gianfranco La Grassa viene pubblicato in altre pagine una introduzione che scrisse qualche anno addietro il compianto Costanzo Preve.COMINCIAMO A DIRCI ALCUNE VERITA’(USA e ONG)
Le ONG, ormai chiare coadiuvanti dei flussi migratori, sono organizzazioni criminaloidi
di stampo filoatlantico (cioè filo-Usa), che hanno sempre appoggiato sommosse
e cambio di regimi in quella direzione. E ciò non penso cambierà con
Trump. Il fatto che tali flussi siano alimentati e orientati in date direzioni
da simili banditi fa capire che non vi è nulla di semplicemente “spontaneo
e disordinato” nel processo di migrazione in corso; e nemmeno si tratta
solo di “disperati” che fuggono da situazioni “tragiche”.
E' in corso una gigantesca operazione di disfacimento sociale e politico dei
paesi europei, da ridurre a semplici pedine ossequienti agli Usa nella fase storica
in cui stanno comunque crescendo degli antagonisti, fra qualche tempo globali,
degli stessi.
Adesso capiamo meglio la lungimiranza di coloro che, dopo il crollo dell’Urss
e il momentaneo monocentrismo Usa, hanno individuato nell’Italia una pedina
importante per premunirsi in vista di mosse strategiche future. All’uopo
hanno promosso l’azione che condusse all’annientamento della prima
Repubblica e al tentativo di creare un nuovo regime con i peggiori servi di sempre:
i postpiciisti – che già avevano iniziato il loro tradimento filoamericano
all’inizio degli anni ’70 con la segreteria ben nota, grande strombazzatrice
di falso moralismo – e la sinistra Dc più alcuni brandelli “amatiani” del
Psi. Purtroppo, per meri interessi di poco respiro si levò contro quel
progetto l’insieme “berlusconiano” che poi, negli ultimi anni,
ha messo la coda tra le gambe ed è divenuto complice dello stesso progetto,
portato però avanti dai centri dirigenti statunitensi con una serie di
variazioni indotte nella sedicente “sinistra”, dato il fallimento
di quella postpiciista e traditrice.
Sia chiaro che quella che chiamiamo “sinistra” non ha nulla a che
vedere con quella, pur sempre filoamericana, ma condotta da personaggi come Craxi
in Italia, Brandt e Schmidt in Germania, ecc. Adesso abbiamo il peggio del peggio,
inetti e “banditi da trivio”, servi senza più il benché minimo
barlume di qualche azione autonoma. Bisogna combattere e annientare una simile
falsa sinistra con metodi assai diversi da quelli “democratici” del
voto. Non ce ne libereremo mai in questo modo. Bisogna distruggerla, disperderla,
incenerirla. Però qui non si vede nulla, salvo chi balbetta di sovranismo
e antieuropeismo, di lotta alla finanza ecc. No, cretini o in malafede che siete.
La finanza, non meno della “sinistra”, è strumento nelle mani
dei peggiori criminali mai esistiti in politica: gli ambienti dirigenti americani,
che avvertono la possibilità di gravi dissidi interni, ma soprattutto
il pericolo dell’inizio di un lento declino. Di conseguenza, cercano intanto
di sfruttare la loro per il momento insuperata potenza militare e una rete di “alleanze” (del
tutto asservite) che nessun altro “Impero” ha mai posseduto.
Smettetela di creare partitini proclamatori di “autonomia nazionale” per
soddisfare le piccole ambizioni di chi è restato fuori dei grandi centri
organizzatori della servitù agli Stati Uniti. Non dobbiamo mandare altri
tirapiedi nelle grigie aule dell’inutile Parlamento. Dobbiamo invece promuovere
una forte ventata di sputtanamento di quest’ultimo e della bugiarda “democrazia
all’americana” (quella dei gangster e di successive “notti
di S. Valentino”), che in settant’anni ci ha ridotto all’azzeramento
di ogni nostra potenzialità. Ci si alzi contro la “sinistra” e
tutti coloro che le si rendono complici. Si cominci un’azione intanto culturale
che demistifichi tutte le menzogne raccontateci a partire, non solo ma soprattutto,
dalla seconda guerra mondiale. E si mostri infine tutto il marcio (e anzi ancor
peggio) delle azioni di questa “democrazia”. Basta con l’inutile
can can sovranista e anti-UE se poi serve solo per cercare di eleggere qualche
smanioso di diventare parlamentare con tutti i privilegi annessi. Chi sarà nel
prossimo futuro un autentico leader politico, userà ben altri metodi (non
sconosciuti, già usati in tempi più degni degli attuali) per annientare
finalmente tutti i traditori e gli infidi che parlano con “lingua biforcuta”.
Amen!
Introduzione al pensiero marxista di Gianfranco La Grassa secondo Costanzo Preve