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(fonte Conflitti e strategie)
Questo è uno dei primi articoli del Prof. Gianfranco La Grassa, economista e saggista, che viene ospitato in questo sito. Gianfranco La Grassa è professore emerito di politica economica alle università di Pisa e Venezia(quì una sua breve biografia con le ultime sue pubblicazioni). Ha scritto decine di saggi pubblicati con le più importanti case editrici italiane, da Editori riuniti a Feltrinelli, e parecchi suoi studi hanno avuto traduzioni in varie lingue.
Per fare conoscere il pensiero di Gianfranco La Grassa viene pubblicato in altre pagine una introduzione che scrisse qualche anno addietro il compianto Costanzo Preve.E ADESSO SI VUOL CAPIRE?
Adesso spero che la si smetta di parlare di pazzi o comunque esaltati, quasi
isolati o al massimo con collegamenti minimali fra loro. E anche la si smetta
con lo Stato islamico, il Califfato, il figlio di Bin Laden che ha ricostituito
Al Qaeda; e altre cazzate varie. E nemmeno ci si racconti che l’Italia
si è salvata finora per la bravura dei nostri Servizi, inefficienti soprattutto
perché ampiamente contaminati dagli Usa. Indubbiamente è un intrigo
piuttosto complesso, messo in moto in particolare dai gruppi di potere rappresentati
da Obama; con però molti punti di convergenza tra ambienti strategici
legati ad entrambi i partiti americani. Operazioni cruciali – condotte
in specie dopo il 2011, in un certo senso con intendimenti diversi e relativamente
indipendenti – sono state il colpo di Stato in Ucraina e il tentativo di
abbattere Assad dopo aver dissestato tutti gli equilibri in quell’area
con la criminale messa in moto di presunte rivolte popolari nella cosiddetta “primavera
araba”. In Siria la manovra non è al momento riuscita, ma si è ridotto
il paese a un colabrodo. La Russia ha reagito con qualche efficacia anche se
non mi sembra abbia contrastato simili manovre a tutto campo e in profondità.
Tuttavia, il disfacimento di strutture sociali in Nord Africa e Medio Oriente
ha provocato pure l’enorme flusso migratorio verso l’Europa. Di questo
processo i centri strategici in azione con Obama e con gli ambienti della UE
stanno approfittando, mediante l’appoggio delle “sinistre” per
le quali l’“europeismo”, distruttore della società europea
e delle tradizioni dei suoi vari paesi, è l’“ultima spiaggia” al
fine di mantenere quel vasto potere di cui si sono impadronite dopo il 1989-91.
Difficile capire cosa vorrebbe (e potrebbe) fare adesso Trump; soprattutto con
i contrasti interni e gli squallidi servi europei tutti schierati a favore del
vecchio establishment Usa, per riportare al comando quei padroni che poi sarebbero
certo riconoscenti. Purtroppo, al momento, i cosiddetti “antieuropeisti” (in
realtà favorevoli all’Europa delle nazioni) e sovranisti, ecc. ecc.
sono tutt’altro che lucidi. E del resto, nessuno lo è al momento.
Tuttavia, è irritante vedere che ancora non si capisce la necessità di
uscire dallo stupido gioco elettorale con cui i nostri “uccisori” avranno
facilitati tutti i loro progetti. Devono essere combattuti con altri mezzi; lo
si vuole infine capire? Perché combatterli nei loro abominevoli piani
significa non fermarsi al “suffragio universale” di chi, senza nemmeno
avere la più pallida idea di quali infami abbia di fronte, va a “sprecare” un
pezzo di carta convinto di aver fatto il “suo dovere”. Ben altro è il
dovere di chi sa che ha ormai puntata contro la pistola di questi esseri abietti;
lo ripeto, sono all’“ultima spiaggia” e quindi difenderanno
i loro privilegi in tutti i modi. L’assassino di Budrio, dopo mesi di ricerca, è ancora
introvabile. E’ un’ottima metafora di come i popoli europei, in forte
caduta di tutti i generi (e in specie culturale, di civiltà, ecc.), non
sanno individuare i loro uccisori; anzi nemmeno sentono le pallottole mortali
penetrare nei loro corpi, simili come sensibilità a quelli degli zombi.
Introduzione al pensiero marxista di Gianfranco La Grassa secondo Costanzo Preve