Il dissoluto punito ossia il Don Giovanni
( K 527) è un'opera
lirica in due atti di Wolfgang Amadeus Mozart.
Commissionata dall'imperatore Giuseppe II, l'opera
non andò tuttavia
in scena per la prima volta a Vienna, bensì al Teatro degli Stati
di Praga il 29 ottobre 1787. Una versione con qualche variante fu allestita
per la prima a Vienna avvenuta il 7 maggio del 1788. Il librettista fu
Lorenzo Da Ponte, un uomo di lettere, un prete che faceva tutt'altro
che il servizio ecclesiastico, ed era al servizio dell'imperatore
d'Austria. Lorenzo Da Ponte attinse a numerose
fonti
letterarie
dell'epoca: sicuramente a un precedente libretto di Giovanni Bertati
intitolato "Don Giovanni, o sia Il convitato di pietra " (libretto
musicato da Giuseppe Gazzaniga, opera che debuttò il 5 febbraio
1787 al Teatro Giustiniani di S. Moisè a Venezia) apportandovi
per altro importanti modifiche. Bertati aveva quasi certamente derivato
il suo
testo da un
dramma in versi pubblicato nel 1630 dallo scrittore spagnolo
Tirso de Molina, "Il seduttore di Siviglia e il convitato di pietra"
(El burlador
de Sevilla y Convidado de piedra). Altro importante scrittore commediografo
che si occupò del tema del seduttore fu Molière con la
tragicommedia
"Don Giovanni o Il convitato di pietra". Da mettere in evidenza
che sia Giovanni Bertati, sia Tirso de Molina ebbero una formazione ecclesistica,
come Lorenzo da Ponte, e il secondo fu monaco dell'Ordine della Mercede.
Questa è una
osservazione da non sottovalutare perchè la Chiesa ebbe grossi
problemi nel fronteggiare questi tipi collezionisti di imprese amorose.
Facilmente i seduttori
o diventavano bigami o erano coinvolti in duelli in cui morivano oppure
uccidevano l'altro duellante. La famosa formula che si pronunciava
fino a qualche decennio fa nei matrimoni religiosi, cioè "Se
qualcuno ha qualcosa in contrario a che quest’uomo e
questa donna siano uniti in matrimonio, parli ora o taccia per sempre",
era anche un avviso contro l'operato dei seduttori, fra l'altro genitori
di figli che quasi sempre finivano negli istituti di beneficienza, nei
convitti per trovatelli. Molto spesso le donne sedotte dai tipi come
Don
Giovanni abortivano a rischio della vita.
In questo caso le donne che abortivano ricalcavano la figura di
Medea che uccide
i figli avuti da Giasone. E proprio Giasone è messo all'inferno
da Dante nella bolgia dei seduttori insieme ad adulatori e ruffiani.
Il fulcro
dell'azione del dramma giocoso di Mozart-Da Ponte è il problema
di come contrastare l'operato dei seduttori. Don Ottavio, il fidanzato
promesso
di Donna Anna, è un pio cristiano osservante delle leggi civili
e religiose. Mozart gli affida delle arie di stile haendeliano, con gorgheggi
adatti per evirati cantori o falsettisti. Quindi da lui non ci si può aspettare
la corsa al duello, ma semplicimente il ricorso a chi di dovere si deve
interessare
della faccenda. Le donne,
infinocchiate dal seduttore, senza una dichiarazione scritta di
promessa
di matrimonio,
non potevano avere nulla a pretendere, perchè essenzialmente il
seduttore non ha usato violenza nei loro confronti, ma tutt'al più false
promesse: e già dichiarare
di avere subito violenza era mettere in piazza che in qualche maniera
si aveva dato adito
a che la violenza fosse consumata. Per esempio già uscire da sole
dopo una certa ora era già quasi una prova della leggerezza morale
della donna. Masetto nella lotta fisica con Don Giovanni ha la peggio
perchè è inerme,
non è educato alla lotta e allo sforzo fisico calibrato come
il seduttore. Comunque quest'ultimo proviene dalla classe dei nobili,
ha
avuto
una educazione militare, è un buon spadaccino, ha beni da dilapidare,
ha una casina (come uso tra i nobili) appartata
dove riceve le sue conquiste. E sicuramente del seduttore viene fatta
una
caricatura, una figura iperbolica: si noti come nell'aria dello champagne
egli proclami
che voglia aggiungere al suo catalogo altri dieci nomi entro la mattina
successiva. Anche la "legge",
l'autorità può far
ben poco contro
Don
Giovanni
e allora
si cerca
di redimerlo,
emendarlo e soprattutto di farlo sposare( nel caso sia sposato il seduttore
è anche perseguibile). Allora ecco che contro di lui si avventa
il fantasma del morto di un nobile da lui stesso ucciso in duello. Quel
nobile lo aveva sfidato a duello per onorare le virtù
della figlia, Donna Anna, promessa sposa di Don Ottavio. Proprio il "signore
di Siviglia", detto il "Commendatore", perchè ha
lasciato buona memoria ai posteri ed è stata costruita dai suoi
familiari e discendenti una statua in suo ricordo. Questa è la
statua che, impersonando le buone creanze del mondo nobiliare e cavalleresco,
porterà all'altro mondo e
all'inferno Don Giovanni. Il problema del seduttore comunque rimane e
per tanto tempo l'assassino per motivi di onore è stato protetto
dalle leggi e la donna per tanto tempo non ha avuto il coraggio di denunciare
un seduttore per violenza o per molestie ripetute. |