Sezioni musica classica
Rinascimento
Barocco
Handel G.Frideric
Bach,
Johann Sebastian
Classico
Schubert, Franz P.
Beethoven,
Ludwig Van
Rossini, Gioacchino
Bellini, Vincenzo
Donizzetti, Gaetano
Mozart,
W.Amedeus
Romantico
Tosti, F. Paolo
Verdi, Giuseppe
Tchaikovsky Il
lago dei cigni
Puccini, Giacomo
Post-romantici
Musica di Dio
ELENCO COMPOSITORI
GLOSSARIO MUSICA
Sezioni musica popolare
Elenco Canzoni
Canzoni napoletane
Canzoni napoletane 1
Canzoni napoletane 29
FOLK SICILIANO
Canti
popolari d'amore
Canti
popolari 2
Canti
di ragazze
Ballate
Canto u sciccareddu
Canti
di lavoro
FOLK-POP
ITALIANO
Canti
popolari italiani - 01
Canti
popolari italiani - 04 Karaoke
popolari italiani 1
Canzoni Claudio Villa
Karaoke sigle anime
Musica in PDF
Canti abbruzzesi
di C.Berardi
Due canzoni sul Mongibello di C.Berardi
Canto popolare
di F.Venturini
|
|
|
|
L'elisir d'amore di Gaetano
Donizzetti I atto
La vicenda è ambientata alla fine
del 1700. Dopo la mietitura, Nemorino, contadino timido e impacciato,
ammira da lontano la ricca e capricciosa Adina, e non osa dichiararle
il suo amore (Quanto è bella, quanto è cara!). Quando trova
il coraggio di farlo, ne riceve un rifiuto (Chiedi all'aura lusinghiera).
Arriva al villaggio Dulcamara, un ciarlatano (Udite, udite , o rustici)
che, messo al corrente della disperazione di Nemorino, gli offre un elisir
magico che gli permetterà di conquistare Adina in meno di ventiquattro
ore. Nemorino, più sicuro di sè , innervosisce la ragazza,
che per puntiglio decide di sposare il sergente di guarnigione Belcore.
Egli allora le chiede almeno di rinviare le nozze d'un giorno, cioè quando
l'elisir
avrà fatto il suo effetto. |
Personaggi
Adina, ricca e capricciosa fittaiuola (soprano)
Nemorino, coltivatore, giovane semplice, innamorato di Adina (tenore)
Belcore, sergente di guarnigione nel villaggio (baritono)
Dottor Dulcamara, medico ambulante (basso buffo)
Giannetta, villanella (soprano)
Cori e comparse: villani e villanelle, soldati e suonatori del reggimento,
un notaio, due servitori, un moro
|
Udite, udite o rustici
Udite, udite, o rustici!(coro, Dulcamara)da tiscali/musicamia
Donne: Che vuol dire
codesta suonata ?
Uomini:
La gran nuova! venite, venite a vedere.In carrozza dorata e' arrivato,
un signor forestiere.
Se vedeste che nobil sembiante !Che vestito ! Che treno brillante !
Certo, certo egli e' un gran personaggio.
Un barone, un marchese in viaggio.
Tutti:Certo, certo egli e' un gran personaggio,un barone, un marchese
in viaggio.
Qualche grande che corre la posta forse un duca, fors'anche di piu'.
Osservate, ver noi gia' s'avanza:
i cappelli, i berretti, giu', giu'.
Dulcamara: Udite, udite, o rustici; attenti, non fiatate. Io gia'
suppongo e immaginoche al par di me sappiate ch'io sono quel gran medico,
dottore enciclopedico, chiamato Dulcamara,
la cui virtu' preclara,e i portenti infiniti
son noti all' universo
e... e... e in altri siti.
Benefattor degli uomini,
riparator de' mali, in pochi giorni sgombero,
gli spazzo gli spedali,
e la salute a vendereper tutto il mondo io vo.
Compratela, compratela, per poco io ve la do.
E' questo 'odontalgico mirabile liquoredei topi e delle cimici
potente distruttore.
I cui certificatia autentici, bollati, toccar, vedere e leggere a ciaschedun
faro'.
Per questo mio specifico simpatico, prolifico,
un uom settuagenario e valetudinario,
nonno di dieci bamboli ancora divento',
di dieci o venti bamboli fin nonno divento'.
Per questo "tocca e sana" in breve settimana
piu' d'un'afflitta vedova
di piangere cesso'.
O voi matrone rigide, ringiovanir bramate? Le vostre rughe incomode con esso
cancellate.
Volete voi donzelle ben liscia aver la pelle?
Voi giovani galanti per sempre avere amanti?
Comprate il mio specifico,
per poco io ve lo do.
Da bravi giovinotti,
da brave vedovette,
comprate il mio specifico,
per poco io ve lo do.
Ei move i paralitici,
spedisce gli apopletici,
gli asmatici, gli asfitici,
gli isterici, i diabetici,
guarisce timpanitidi,
e scrofole e rachitidi,
e fino il mal di fegato che in moda divento'.Mirabile pe' cimici mirabile pel
fegato,
guarisce i paralitici, spedisce gli apopletici.Comprate il mio specifico,
voi vedove e donzelle, voi, giovani galanti, per poco io ve lo do'.
Avanti, avanti, vedove,
avanti, avanti, bamboli, comprate il mio specifico,
per poco io ve lo do.
L'ho portato per la posta da lontano mille miglia.
Mi direte: quanto costa?
Quanto vale la bottiglia?
Cento scudi? No. Trenta? No. Venti?
Che nessuno si sgomenti.
Per provarvi il mio contento di si' amico accoglimento io vi
voglio o buona gente uno scudo regalar.
Contadini:
Uno scudo? Veramente?
Piu' brav'uom non si puo' dar.
Dulcamara:Ecco qua: cosi' stupendo,
si' balsamico elisire,
tutta Europa sa ch'io vendo niente men di nove lire ma siccome e' pur palese
ch'io son nato nel paese,
per tre lire a voi lo cedo, sol tre lire a voi richiedo.
Cosi' chiaro e' come il sole che a ciascuno che lo vuole uno scudo bello e netto
in
saccoccia faccio entrar.
Contadini:E' verissimo: porgete.
Gran dottore che voi siete!
Dulcamara:
Eccolo!
tre lire.
Avanti, avanti.
Contadini:
Noi ci abbiam del vostro arrivo lungamente a ricordar.
Dulcamara:Ah! Di patria il caldo affetto gran miracoli puo' far. |
Le pagine su Gaetano Donizzetti
|