La vicenda è ambientata alla fine
del 1700. Dopo la mietitura, Nemorino, contadino timido e impacciato,
ammira da lontano la ricca e capricciosa Adina, e non osa dichiararle
il suo amore (Quanto è bella, quanto è cara!). Quando trova
il coraggio di farlo, ne riceve un rifiuto (Chiedi all'aura lusinghiera).
Arriva al villaggio Dulcamara, un ciarlatano (Udite, udite , o rustici)
che, messo al corrente della disperazione di Nemorino, gli offre un elisir
magico che gli permetterà di conquistare Adina in meno di ventiquattro
ore. Nemorino, più sicuro di sè , innervosisce la ragazza,
che per puntiglio decide di sposare il sergente di guarnigione Belcore.
Egli allora le chiede almeno di rinviare le nozze d'un giorno, cioè quando
l'elisir
avrà fatto il suo effetto.
Personaggi
Adina, ricca e capricciosa fittaiuola (soprano) Nemorino, coltivatore, giovane semplice, innamorato di Adina (tenore) Belcore, sergente di guarnigione nel villaggio (baritono) Dottor Dulcamara, medico ambulante (basso buffo) Giannetta, villanella (soprano)
Cori e comparse: villani e villanelle, soldati e suonatori del reggimento,
un notaio, due servitori, un moro
Chiedi all'aura lusinghiera
Chiedi all'aura lusinghiera(Adina e Nemorino)da tiscali/musicamiaAdina
Chiedi all'aura lusinghiera perche' vola senza posa or sul giglio,
or sulla rosa, or sul prato, or sul ruscel:
ti dira' che e' in lei natura l'esser mobile e infedel. Nemorino
Dunque io debbo? Adina
All'amor mio rinunziar, fuggir da me. Nemorino
Cara Adina! non poss'io. Adina
Tu non puoi? Perche' ?Perche'? Perche'? Nemorino
Perche ! Perche ! Chiedi al rio perche' gementedalla balza ov'ebbe vitacorre
al mar che a s'e' l'invita,e nel mar sen va a morir; ti dira' che lo trascinaun
poter che non sa dir.
Adina
Dunque vuoi ? Nemorino
Morir com'esso,ma morir seguendo te. Adina
Ama altrove, a te e' concesso.
Nemorino
Ah! Possibile non e'. Adina
Pa guarir di tal pazzia,ch'e' pazzia l'amor costantedei seguir l'usanza miaogni
di' cambiar d'amante.Come chiodo scaccia chiodo,cosi' amor discaccia amor.In
tal guisa io me la godo,in tal guisa ho sciolto il cor Nemorino
Ah ! te sola io vedo, io sento, giorno e notte, in ogni oggetto:d'obbliarti invano
io tento, il tuo viso ho sculto in petto. Col cambiarsi qual tu fai puo' cambiarsi
ogn'altro
amor ,ma non puo', non puo' giammai il primiero uscir dal cor.