MUSICA M.I.D.I. MITI RACCONTI POPOLARI E VARIA ATTUALITA'

L'Etna, la montagna vulcano, il dio siculo Adrano, il cane funerario, il cane primordiale, il cane iniziatico.

Un articolo che cerca di ricostruire il volto dei Siculi, di Adrano, il loro dio piu' importante, la connessione del dio col vulcano Etna e col cane. E' possibile un collegamento tra Adrano e l'etrusco Phersu. I Siculi, scendendo dall'Italia in Sicilia, dovevano avere avuto sicuramente qualche contatto con gli etruschi. Il cane in questo caso potrebbe avere avuto pure un ruolo iniziatico, grazie al suo morso che da la rabbia. L'iniziato, cosi' morso, superava la prova e diveniva un feroce guerriero.

Un dio indigeno, siculo, del territorio dell’Etna fu Adrano. Questi era un’antica divinità alla quale si rivolgevano gli indigeni che abitavano la città del Mendolito sorta attorno al XII-IX secolo a.C., città già vecchia ai tempi di Dionisio, il vecchio tiranno di Siracusa. Questo tiranno nell’anno 401 a. C. fondò Adranon e vi trasferì gli abitanti di Piakos, anche se una comunità abitava già in quel luogo intorno al sito del tempio del dio Adrano. All’interno del tempio, situato nei pressi del laghetto Naftia, vi era una statua che raffigurava il dio armato con una lancia, simbolo della potenza del vulcano. Le caratteristiche del dio Adrano, ci sono tramandate da Plutarco(Tim.,12, 2 e 16, 5-6 ) ed Eliano(NA, 11, 20 ). Plutarco lo descrive con in mano una lancia. Eliano(ca 165/170–235) specifica che il suo tempio era custodito da non meno di mille cani, di bellezza e dimensioni superiori ai molossi. I cani erano in grado di accogliere i visitatori del tempio, accompagnandoli a casa se ubriachi e sbranarli se ladri, infatti al dio era sacro tale animale. Esichio di Alessandria(V sec. d.C.), nel suo glossario di parole rare ed oscure, lo definisce padre dei Palici, divinità, in forma di fratelli, collegate a fenomeni vulcanici. Secondo Esichio, queste divinita' venerate dai Siculi, erano il frutto dell'amore del dio Adrano verso la ninfa Talia.
Il collegamento di Adrano ai cani è quasi certo perchè l’effigie del dio si trova in delle monete in bronzo (278-270 a.C.), recanti la scritta ADPANOY, che riportano sul diritto la testa elmata di un uomo e sul rovescio un cane con la scritta MAMERTINON. Queste monete testimoniano che il culto, in origine siculo o indigeno, fu adottato dai mercenari mamertini, installatisi nell'area etnea e nella zona del messinese. La testa elmata è proprio la testa di un guerriero, ma poichè ha la barba dovrebbe rappresentare il condottiero, il capo dei guerrieri. Tutti i dati sopra riportati e anche il fatto che venne pure scambiato col dio greco Efesto(il ribelle figlio di Era, che l’aveva partorito per partenogenesi) fanno supporre che il dio Adrano possa essere stato per i Siculi uno Zeus rovesciato, uno Zeus katactonio, ma con funzioni plurime rispetto al dio greco Hades. I suoi fulmini, le fontane, i getti incandescenti dell’Etna partivano dal profondo della terra, mentre i fulmini di Zeus partivano dall’alto dei cieli. Questo dio ctonio, infero poteva benissimo essere sia il dio della della guerra, sia il dio del fuoco, sia il dio della fertilità dei campi, sia il dio della morte e anche un dio guaritore. Un tempo si credeva che anche nel sottosuolo ci fosse un sole, una fonte di luce e di calore che facesse sviluppare gli alberi e le piante, specie quelle che avevano radici più profonde. Allora si riteneva che fosse anche la presenza dell’Etna e di altri fenomeni vulcanici a rendere fertile la terra di Sicilia.

L'articolo si compone delle parti sotto elencate

(2)Siracusa

(3)Il dio Adrano

(4)Il cane del dio Adrano

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