Inaugurato il 13 ottobre 2006 nella Chiesa Madre
di Paceco(TP) un organo
liturgico
di Pietro La Grassa, figlio di Francesco.
Dopo la riforma sospinta(e attuata intorno al 1884) dai "ceciliani",
che volevano per le chiese organi liturgici che non riproducessero
suoni piuttosto fragorosi come quelli del tamburo, della grancassa,
dei piatti,
non furono richiesti e quindi costruiti organi liturgici di grandi
dimensioni come quelli costruiti da Francesco La Grassa(ricordiamo
quello di San
Pietro in Trapani e quello dell'abbazia di San Martino delle Scale
a Palermo). Pietro La Grassa, che col fratello Giuseppe proseguì la
professione del padre Francesco, si adattò ai tempi e costruì organi
liturgici di dimensioni minori. Una delle sue ultime opere più importanti
e di maggior impegno fu, nel 1878-1880, la ripresa e l'ampliamento
di un organo del 700 della chiesa di Maria SS. del Rosario di Montelepre:
l'organo fu ripreso e gli fu aggiunta una tastiera anche questa di
63
tasti come quella preesistente(per quest'organo è in corso la
pratica per il suo restauro). La sua attività cessò alla
fine dell'anno 1900. E proprio l'anno 1900 come anno di costruzione
riporta l' organo liturgico, costruito da Pietro La Grassa ed inaugurato
il 13
ottobre 2006 nella Chiesa Madre di Paceco(TP), dopo il restauro. Il
restauro dell'organo della chiesa madre di Paceco è stato sponsorizzato
dalla ditta SIT. L'ultimo lavoro di restauro dell'organo inaugurato
a Paceco è stato effettuato negli anni 2005-2006 ed eseguito
dai fratelli Cimino di Agrigento, fabbrica dal 1983 d'organi a canne.
L'esecuzione
del restuaro è stata attenta e meticolosa, seguendo gli indirizzi
del restauro storico, filologico e conservativo. Costruito nel 1900
per una chiesa di Trapani, nel 1921, come annotato nei registri della
parrocchia
di Paceco, fu acquistato e installato dal meccanico Sig. Mario Giarratano
da Trapani, per il complessivo importo di circa lire 3.800 su ordinazione
di Mons. Mario Ferro. C'è da dire che la Chiesa Madre di Paceco
aveva già un organo che nel 1913 venne trasformato o ristrutturato.
Di quest'avvenimento c'è traccia in una poesia dedicata di Antonio
Amoroso. Ma, si sa, che tutti gli organi hanno bisogno di continue
revisioni, specie quelli ripresi o ristrutturati. Lo stesso Francesco
La Grassa
non garantiva la bontà dei suoi organi per non più di
dieci anni. Anzi nel progettare i suoi organi metteva nel prezzo dieci
anni
di assistenza gratuita. Se Mons. Mario Ferro decise di fare quella
spesa nel 1921 è chiaro che l'organo ristrutturato nel 1913
era fuori uso e non era più conveniente farlo di nuovo restaurare. Considerazioni benevoli sulla presenza e l'uso di un organo liturgico
in una chiesa sono state espresse da Papa Benedetto XVI a Ragensburg:"Il canto
sacro, unito alle parole, è parte necessaria ed integrante della Liturgia
solenne. Una solenne musica sacra con coro, organo e canto del popolo non è accessoria
alla Liturgia, ma sua parte integrante e qualificante. L'organo liturgico è il
re degli strumenti musicali perchè riprende tutti i suoni della creazione
e dà risonanza alla pienezza dei sentimenti umani, dalla gioia alla tristezza,
dalla lode fino al lamento. La grande varietà dei timbri dell'organo,
dal piano fino al fortissimo travolgente, ne fa uno strumento superiore a tutti
gli altri...le sue molteplici possibilità ricordano in qualche modo l'immensità e
la magnificenza del Signore". |
Scheda
Tecnica organo
-
Costruttore: Pietro La Grassa,
come stampato a pressione sul frontalino della tastiera.
Anno di costruzione: 1900
-
Caratteri organo:
a 1 tastiera di 56 tasti,
a 1 pedaliera formata da
12 pedali,
comandi dei registri collocati su una colonna verticale
nella parte destra.
I registri dell’organo in ordine di posizione sono:
1- Principale = 56 canne di cui 12 in legno
2- Voce umana = 32 canne
3- Ottava = 56 canne di cui 12 in legno
4- Decimaquinta = 56 canne
5- XIX + XXII = 112 canne
6- Cornetto = 96 canne
7- Flauto = 44 canne
Totale canne in lega= 428
Totale canne in legno d’abete = 24
Totale canne di lega e di legno= 452
Accessori al piede = Pedali tira ripieno
|