Oggi è Martedi' 03/12/2024 e sono le ore 18:14:30
salvatoreg273, nostro box di vendita su Vinted
M5S in Europa, in prima linea per la #pace
Condividi questa pagina
Oggi è Martedi' 03/12/2024 e sono le ore 18:14:30
salvatoreg273, nostro box di vendita su Vinted
M5S in Europa, in prima linea per la #pace
Condividi questa pagina
Nostra publicità
Compra su Vinted
Compra su Vinted
Recensione
Compra su Vinted
Compra su Vinted
Compra su Vinted
Compra su Vinted
Compra su Vinted
Compra su Vinted
Compra su Vinted
Compra su Vinted
Compra su Vinted
Compra su Vinted
Compra su Vinted
Compra su Vinted
Compra su Vinted
Compra su Vinted
Compra su Vinted
Compra su Vinted
Compra su Vinted
Compra su Vinted
Compra su Vinted
Compra su Vinted
Compra su Vinted
Compra su Vinted
Compra su Vinted
Compra su Vinted
Compra su Vinted
Compra su Vinted
Compra su Vinted
Compra su Vinted
Compra su Vinted
Personaggi e voci prima rappresentazione
avvenuta il 26/12/1729 al Teatro San Giovanni Gristostomo
a Venezia:
Semiramide, principessa egiziana, che nelle sembianze del
figlio Nino, cerca di manovrare i pretendenti alla mano
della principessa di Bactria,
Tamiri, soprano.
Mirteo, principe egiziano, pretendente alla mano di Tamiri, è fratello all'oscuro
di Semiramide(mentre quest'ultima sa che si tratta di suo fratello), soprano
castrato.
Sibari, innamorato non corrisposto di Semiramide
e suo confidente: è l'autore machiavellico di tutte le trame del racconto,
tese per raggiungere l'amore di Semiramide o eliminare i rivali amorosi, alto
castrato.
Idreno/Scitalce, principe indiano, pretendente alla mano di
Tamiri, ma ex-amante di Semiramide quando si faceva chiamare Idreno, soprano
castrato.
Tamiri, principessa di Bactria, soprano.
Ircano, principe scita pretendente alla mano di Tamiri, basso.
Libretto
Online(Metastasio)
1.1: Allegro
(Sinfonia, sol maggiore, c)
2.1: (Recitativo, c)
Or che d'orrido verno
L'usata pioggia i nostri campi inonda
E l'erba il fior la fronda
Fugge de' venti il fiero soffio e cade,
E la vicina selva,
Che tanto or Borea
Ed Aquilon minaccia
Nuda rivolge al Ciel le antiche braccia;
Ora che il villanello in sé raccolto
S'agita, trema e bagna
Per soverchio rigor di pianto il volto
Più non potremo oh Clori andar pei campi
A pascolare il gregge
E gl'innocenti amori
A vicenda narrar d'un faggio all'ombra
Come facciam talora
Che Febo il piano e la collina ingombra.
Ahi ch'or lungi da te carco d'affanni,
Di mestitia ripien misero e solo
Dovrò spendere i giorni in preda al duolo.
3.1: Affettuosa (Aria, re maggiore, c)
Lungi dal ben che s'ama
Come si possa oh Dio
Vivere un sol momento
Dirti non so ben mio;
So che di morte io sento
Tutta la pena al cor.
Al suo fatal periglio
Vicino il prigioniero
Madre che perde il figlio
Non ha dolor sì fiero,
Non ha sì rio dolor.
4.1: (Recitativo, c)
Pur fra tanta mia pena
Fra tanti affanni miei prende ristoro
Dal pensar che fra noi
La placida e serena
Stagione amica un dì farà ritorno
E splenderà per noi più lieto il giorno.
Questo pensier sol puote
Al misero Fileno
Scemear l'affanno
E rasciugar le gote,
E senza lui morrei diletta Clori
Sotto la sferza del crudel tormento
Tale è il dolor che da te lungi io sento.
5.1: Allegro (Aria, sol maggiore, c)
Nocchier che mira
Vicino il lido
Più non s'adira
Col mare infido
Ma solca intrepido
L'ira del mar.
Del suo dolore
Così quest'alma
Soffre il rigore
Perché la calma
Quasi vicina
Deve sperar.
Iscriviti al nostro canale su Youtube cliccando sull'immagine sottostante
"midi 1 miti 2 mici 3"
Che quel cor quel ciglio altero
Or che d'orrido verno(Cantata)
Parto ti lascio(dall'opera Germanico
A voi ritorno(dalla Cantata Il ritiro)
Freme il mar(Aminta canti pastorali)
Alto Giove(dall'opera Polifemo)
Ecco il primo albore(da Aminta)