MUSICA M.I.D.I. MITI RACCONTI POPOLARI E VARIA ATTUALITA'

Cesti Marc'Antonio nacque ad Arezzo il 5 agosto del 1623, nel 1637 entrò nell'Ordine francescano e il 10 settembre del 1643 divenne organista della cattedrale di Volterra. Cesti è principalmente conosciuto come compositore d'opere. I suoi lavori teatrali più celebri fuorono La Dori (Innsbruck, 1657), Il Pomo d'oro (Vienna, 1668) e Orontea (1656).

Intorno all’idol mio spirate pur, spirate

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Intorno all’idol mio è l'aria di Orontea, soprano protagonista del dramma in musica di M.A.Cesti "L'Orontea".

Testo: Intorno all’idol mio
spirate pur, spirate,
Aure, Aure soavi e grate,
E nelle guancie elette
Baciatelo per me,
Cortesi, cortesi aurette!
Al mio ben, che riposa
Su l’ali della quiete,
Grati, grati sogni assistete
E il mio racchiuso ardore
Svelate gli per me,
O larve, o larve d’amore!
Libretto dell'opera L'Orontea.

Alessandro Stradella ebbe una grande influenza sui compositori dell'epoca: il suo più grande merito è stata l'invenzione del concerto grosso: sebbene Corelli nella sua Op. 6 sia stato il primo a usare questa denominazione, Stradella chiaramente usava da prima questa forma in una delle sue Sonate di viole.

Pietà Signore è un canto sacro per organo(o piano) e soprano di A. Stradella. Il testo:
Pietà, Signore,
Di me dolente, Signor Pietà.
Se a te giunge il mio pregar,
Se a te giunge il mio pregar.
Non mi punisca, non mi punisca, non mi punisca
Il tuo rigor, il tuo rigor.
Pietà, Signore, pietà, Signore,
Non mi punisca, non mi punisca
Il tuo rigor, pietà, Signore,
Non mi punisca, non mi punisca
Il tuo rigor, il tuo rigor.
Meno severi
Clementi ognora, clementi ognora
Volgi i tuoi sguardi, volgi i tuoi sguardi,
Volgi i tuoi sguardi
Sopra di me.
Non fia mai
Che nell'inferno
Io sia dannato
Nel fuoco eterno
Dal tuo rigor, dal tuo rigor.
Pietà, Signore,
Di me dolente, Signor pietà.
Se a te giunge il mio pregar,
Se a te giunge il mio pregar.
Non mi punisca, non mi punisca, non mi punisca
Il tuo rigor, il tuo rigor.
Pietà Signore, pietà Signore,
Non mi punisca, non mi punisca
Il tuo rigor, pietà, Signore,
Non mi punisca, non mi punisca
Il tuo rigor, il tuo rigor.

Pietà Signore by Mya

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Il testo:
Ragion sempre addita
ad alma gentile
che amata o schernita
lo stabil suo stile
non cangi, no, no.
Io pur seguirò.

Che sciogliere il piè
dai lacci di fè
non tento, non vò;
io pur seguirò.

Il testo:
Se nel ben, se nel ben,
Sempre inconstante fortuna vagante,
Di far si stabile uso non ha,
Anco mutabile nel mal sarà.

Se non può, se non può,
D'astro inclemente pupilla dolente
Lo sdegno frangere, ne il ciel mutar,
Non giova a piangere, nel sospirar.