Bellini, Vincenzo (1801-1835)
Nella sua musica una sensualità sonora
del tutto nuova.
Legato ad una concezione musicale
antica, basata sul primato del canto, sia esso vocale o strumentale,
il siciliano Bellini portò prima a Milano e poi a Parigi un'eco di
quella cultura mediterranea che l'Europa romantica aveva idealizzato nel
mito della classicità. Il giovane Wagner ne fu tanto abbagliato
da ambientare proprio in Sicilia la sua seconda opera, Il divieto d'amare,
additando la chiarezza del canto belliniano a modello per gli operisti
tedeschi e tentando di seguirlo a sua volta. |