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PERSONAGGI:
La Principessa Turandot: soprano
L’Imperatore Altoum: tenore
Timur, Re tartaro spodestato: basso
Il Principe Ignoto (Calaf), suo figlio: tenore
Liù, giovine schiava: soprano
Ping, gran cancelliere: baritono
Pang, gran provveditore: tenore
Pong, gran cuciniere: tenore
Un Mandarino: baritono
Il Principino di Persia: tenore
Il carnefice (il boia):
Dramma lirico in tre atti e cinque quadri - Libretto di Giuseppe Adami
e Renato Simoni - Musica di Giacomo Puccini*
*L’ultimo duetto e il finale dell’opera sono stati completati da
Franco Alfano
Ultima opera di Puccini e opera incompiuta. Il libretto fu scritto da Giuseppe Adami e Renato Simoni ed è tratto da un racconto de Les Mille et un Jour, una raccolta di novelle orientali raccolti e pubblicati dall'orientalista francese Francois Pétis de la Croix(Parigi 1653-1713). Questo studioso di cultura orientale nel corso di uno dei suoi viaggi in oriente, nell'anno 1674 si recò da Baghdad a Isfahan, residenza della dinastia Safawida. Come egli stesso racconta nella prefazione alla sua raccolta, ottenne da un amico derviscio di nome Mokle, capo dell'ordine dei Sufi del luogo, il manoscritto originale persiano. Molto probabilmente il derviscio Mokle aveva trascritto in turco e in prosa testi di commedie di origine indiana del XVI secolo. La traduzione francese del manoscritto da parte di Francois Pétis de la Croix fu pubblicata per la prima volta a Parigi nel 1710-12 nell'adattamento del poeta Alain-René Lesage(1668-1747). Anche perchè il manoscritto in persiano venne perduto Francois Pétis de la Croix fu accusato di invenzione e/o falsificazione, in un periodo in cui in Francia si pubblicavano innumerevoli racconti pseudo-orientali. La raccolta Mille e un Giorno costituisce un contraltare a Mille e una Notte. Mentre quest'ultima raccolta ruota attorno a un principe prevenuto contro le donne, il complesso dell'azione Mille e un Giorno tratta di una principessa prevenuta contro gli uomini(da Fiabe persiane, Mondadori, 1998 a cura di Inge Hoepfner). Una versione più antica della fiaba si trova nell'epos romantico Haft Peikar (I sette ritratti) del poeta persiano Nezami(1141-1209)....(leggi tutto Libretto online
Le guardie imperiali, i servi del boia, i ragazzi, i sacerdoti, i mandarini,
i dignitari, gli otto sapienti, le ancelle di Turandot, i soldati, i portabandiera,
i musici, le ombre dei morti, la folla...
A Pechino, al tempo delle favole.
Le mura della Città Imperiale chiudono quasi tutta la scena in semicerchio.
Sugli spalti sono infissi i pali che reggono i teschi
dei giustiziati. A sinistra e nel fondo, s’aprono nelle mura tre gigantesche
porte. Siamo nell’ora più sfolgorante del tramonto. Il piazzale è pieno
di una pittoresca folla cinese.
MANDARINO
Popolo di Pekino!
La legge è questa:
Turandot, la pura, sposa sarà
di chi, di sangue regio,
spieghi i tre enigmi
ch’ella proporrà.
Ma chi affronta il cimento
e vinto resta,
porga alla scure
la superba testa!
LA FOLLA
Ah! Ah!
MANDARINO
Il principe di Persia
avversa ebbe fortuna:
al sorger della luna,
per man del boia
muoia!
LA FOLLA
Muoia! sì, muoia!
Noi vogliamo il carnefice!
Presto, presto!
Muoia! Muoia!
Al supplizio!
Se non appari,
noi ti sveglierem!
Pu-Tin-Pao! Pu-Tin Pao!
Alla reggia! Alla reggia!
GUARDIE
(respingono la folla. Nell’urto molti cadono.)
Indietro, cani!
LA FOLLA
Oh, crudeli!
Pel cielo, fermi!
LE GUARDIE
Indietro, cani!
LA FOLLA
O madre mia!
Ahi, i miei bimbi!
Crudeli, fermi!
Siate umani! Non fateci male!
LIÙ
Il mio vecchio è caduto!
Chi mi aiuta a sorreggerlo?
Il mio vecchio è caduto!
Pietà, pietà.
IL PRINCIPE IGNOTO
(accorre. Riconosce il padre suo. Ha un grido.)
Padre! Mio padre!
O padre, sì, ti ritrovo!
Guardami! Non è sogno!
GUARDIE
Indietro!
LIÙ
Mio signore!
LA FOLLA
Perché ci battete? ahimè!
IL PRINCIPE IGNOTO
Padre! Ascoltami!
Padre! Son io!
E benedetto sia il dolor
per questa gioia che ci dona
un Dio pietoso.
TIMUR
O mio figlio! tu! vivo?
IL PRINCIPE IGNOTO
Taci!
Chi usurpò la tua corona
me cerca e te persegue!
Non c’è asilo per noi,
padre, nel mondo!
TIMUR
T’ho cercato, mio figlio,
e t’ho creduto morto!
IL PRINCIPE IGNOTO
T’ho pianto, padre,
e bacio queste mani sante!...
TIMUR
O figlio ritrovato!
LA FOLLA
Ecco i servi del boia!
Muoia! Muoia!
TIMUR
Perduta la battaglia,
vecchio Re senza regno e fuggente,
una voce sentii
che mi diceva:
“
Vien con me, sarò tua guida...”
Era Liù!
IL PRINCIPE IGNOTO
Sia benedetta!
TIMUR
Ed io cadeva affranto,
e m’asciugava il pianto,
mendicava per me!
IL PRINCIPE IGNOTO
Liù, chi sei?
LIÙ
Nulla sono...
Una schiava, mio signore...
LA FOLLA (interno)
Gira la cote!
Gira la cote!
IL PRINCIPE IGNOTO
E perché tanta angoscia hai diviso?
LIÙ
Perché un dì...nella reggia,
mi hai sorriso.
Pagine che hanno per oggetto musica di Giacomo Puccini