MUSICA M.I.D.I. MITI RACCONTI POPOLARI E VARIA ATTUALITA'

"'E spingule francese" è una di quelle canzoni napoletane che attingono il salace, il gusto prurigionoso della storiella un tantinello erotica, nei canti popolari. Molto probabilmente canti popolari buoni per festeggiare i periodi di festa allegra, come il periodo di carnevale, della cuccagna, delle feste di maggio e di quelle di mezza estate(a ferragosto). Mentre "Cicerenella" riprende in pieno il canto popolare, Salvatore Di Giacomo riprende un canto tradizionale di Pomigliano D'arco raccolto da Cresette e Imbriani .
Il protagonista è un venditore ambulante di merce molto trattata dalle donne: la spilla per balia, detta francese perchè probabilmente a Napoli era uso ritenere di provenienza francese tutte le novità(invece proprio queste spille provenivano dagli Stati Uniti). La canzone è diventata celebre, ma è semplicemente un quadretto dell'epoca. La donna è intraprendente quando fa entrare in casa il venditore, un tipo simile al marinaio che ha una donna in ogni porto. Il finale non è descritto, ma è intuibile. "Ciccio Formaggio" è una canzone legata alle scene del "varietà" e dell'avanspettacolo. La sua fidanzata, Luisa, si accosta molto ad un certo tipo di "sciantosa". Le altre canzoni sono delle napoletane classiche con tema d'amore.
Tranne "O paese d' 'o sole", canzone che tratta l'altro tema delle bellezze e della nostalgia per Napoli: meglio tornare e starsene a Napoli. La figura della "mamma" è presente sia in questa canzone(a Napoli, al proprio paese, c'è la persona più cara, la mamma), sia in "Vierno", dove contrasta con la figura della donna amata, ma fredda e lontana.