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Si chiamava Giovanni
Ermete Gaeta e nacque il 5 maggio del 1884 a Napoli. Suo padre
faceva il barbiere a Pallezzano(SA). Quando aveva 10 anni un cliente della
bottega del padre dimenticò un mandolino e Giovanni Ermete strimpellò le
prime
note
musicali e le prime melodie. Da solo imparò a leggere il pentagramma grazie
a una pubblicazione settimanale della Casa Editrice Sonzogno, "La
musica senza maestro". Oltre alla musica a Giovanni Ermete piaceva
leggere soprattutto libri storici. Si impiegò giovanissimo alle "Poste"
e soggiornando per lavoro a Genova riuscì a scrivere articoli giornalistici
sul giornale "Il Lavoro", firmandosi Ermes e anche Hermes. Iniziò la sua
attività nel campo musicale come autori di testi. La sua prima canzone
aveva il titolo "Cara mamma". Fu musicata da Raffaele Segrè e pubblicata
dalla Casa Editrice Ricordi. Già da allora firmò le sue canzoni con lo
pseudonimo di E.A.Mario.
La "E" si collegava a Ermete e a Ermes(così firmava i
suoi articoli giornalistici), la "A" per riconoscenza a Alessandro
Sicheri, giornalista e scrittore, suo amico fraterno, nonché caporedattore
del giornale Il Lavoro di Genova. Infine "Mario" stava ad indicare
il patriota Alberto Mario, che fu suo idolo nella giovinezza, trascorsa
con grande passione Mazziniana;
ma può anche darsi che il nome prescelto sia da collegare al console
romano Gaio Mario che sconfisse i Cimbri e i Teutoni. Nel 1918, nella notte
del
23 giugno, poco dopo il termine della battaglia del solstizio, in seguito
alla resistenza e alla vittoria italiana del Piave sugli "austriaci",
scrisse di getto i versi e la musica de La leggenda del Piave. Questa
circostanza potrebbe essere illuminante per l'indicazione circa la scelta
del suo nome d'arte. Quì vengono presentate 4 canzoni di E.A.Mario; egli
ne scrisse più di
2000. I temi delle sue canzoni sono la nostalgia e la frustrazione degli
emigranti,
l'amore, le bellezze di Napoli.
"Anema e core" di Salve D'esposito è una canzone d'amore
che ebbe un grande successo anche all'estero."Tu vuò fa l'americano" è una
splendida canzone di Renato Carosone sulla moda di imitare gli americani.
Ancora una nenia
degli emigranti in "Lacreme napulitane". " Core 'ngrato " è la
reazione per un amore non corrisposto.