MUSICA M.I.D.I. MITI RACCONTI POPOLARI E VARIA ATTUALITA'

Tipi e motivi dei cunti in accordo con Aarne e Thompson: "The types of the folk-tale" Helsinki, 1928, e in accordo con Stith Thompson:"Motif-index of folk-literature" Helsinki 1932.Da Norman Mosley Penzer, The Pentamerone of Giambattista Basile Londra 1932 con traduzione e qualche aggiunta di Salvatore La Grassa(SLG)

Online Il cunto de li cunti in dialetto napoletano a cura di Michel Rak(su letteraturaitaliana.net

Online la prefazione all'opera di Benedetto Croce e i cunti di I e II giornata con testo in dialetto conforme alla stampa del 1634

I cunti delle giornate III, IV e V con testo in dialetto conforme alla stampa del 1634

Tipi:
884. La fidanzata a servizio come domestica(nel cunto del Basile è un conversatore o affabulatore).

Motivi:
H1578.1. Prova sessuale di una ragazza travestita da uomo.
K1837. Travestimento di fanciulla in abiti maschili.
Motivi non rilevati dal Penzer:
1)La figlia che obbedisce e rispetta il padre si rivela la più forte delle sorelle (slg).
K1310 Seduzione per mezzo di travestimento (slg).

Non sembra un cunto che abbia profondi addentellati con la tradizione popolare. Questo tipo di fanciulla, come Belluccia, si riallaccia ai travestimenti rituali degli sposi nelle antiche culture e anche nella cultura greca. Nei miti greci a volte il travestimento è un mezzo per sedurre. Vedi Zeus che si trasforma in Artemide per sedurre una fanciulla del suo seguito, Callisto. Vedi Leucippo ("quello dei cavalli bianchi"), il figlio del re dell'Elide Enomao. Egli si travestì da donna per potersi accostare a Dafne, una sacerdotessa di una dea tellurica. Secondo alcune fonti le sacerdotesse decisero di effettuare nude (direttamente nel fiume Ladone) i propri riti segreti; il bagno tuttavia portò allo smascheramento di Leucippo che morì ucciso dalle stesse fanciulle le quali immersero le loro lance acuminate nel corpo nudo ed inerme del ragazzo. Come se fossero "melissai" col pungiglione contro un fuco inerme?
Certo Enomao, il padre di Leucippo, era ritenuto un assassino che adornava le porte della sua città o casa con i crani dei pretendenti della figlia Ippodamia uccisi nella gara ippica per la successione del regno. Quindi il figlio di tale padre, secondo le concezioni dei greci, non poteva che essere un dissacratore: solo un dio come Zeus può procedere ad un travestimento, solo nei rituali in cui si imitano gli dei o gli eroi-semidei ci si può travestire. Già nelle considerazioni sul cunto "Il bianco viso"(III giornata, 3° cunto) si è accennato come gli studiosi considerano il carattere ermafroditico degli sposi, cioè uno stato fiorente destinato a sfiorire. E' probabile che lo sposalizio, legato fra l'altro alle antiche iniziazioni, ai riti di passaggio che introducevano i giovani nella vita della tribù e aprivano loro le porte del matrimonio, metta i celebrati in un stato di "morte" in cui prevale la forma vegetale dell'esistenza. Poiché la forma vegetale dell'esistenza molto spesso è ritenuto che abbia un carattere di ciclicità perpetua, di abbondanza e di prolificità, allora anche gli sposi, mettendo le vesti dell'altro sesso, negando la loro condizione animale, conseguono un carattere vegetale rappresentato dall'ermafroditismo.
Belluccia è l'ultima nata di Ambruoso, forse l'ultimo suo tentativo di avere un figlio maschio. Nel nuovo contesto culturale Ambruoso, ovviamente non la espone. Ma quella, Belluccia, è la figlia meno legata agli stereotipi femminili, ed è, come un soldato, molto rispettosa del padre ed esegue ciò che questi desidera.
Narduccio è invece il primogenito di sette fratelli, ma è malaticcio. E' molto amato dai genitori, ma è debole. Il cunto fa in modo che si incontrino un ragazzo debole e una ragazza forte.
Narduccio in coppia con la madre cerca di appurare l'identità sessuale di Belluccia, ma i due non sembrano molto curiosi e anche non ricchi tanto da avere dei servitori. Altrimenti avrebbero fatto in modo che una serva seguisse, nascosta, fin nella sua stanza Belluccia per appurare la sua vera identità. Belluccia riesce a scansare la prova del bagno, cosa non riuscita al mitico Leucippo.
La conclusione, ovvero lo spasalizio di benestanti con figlie di contadini, con contadinelle, probabilmente è una sorta di consiglio che si contrappone al proverbio che dice: Chi vuol sposarsi e non pentirsi, sposi una sua pari. Probabilmente la vita, sicuramente non oziosa di una contadina o di una fanciulla educata in casa di contadini, prefigura un matrimonio in cui le ricchezze accumulate dai padri difficilmente potranno essere scialacquati per spese effimere. Non è da trascurare il fatto, come si desume dal prologo del cunto successivo, che nelle corti del 500 e del 600 i nobili si travestissero in alcune occasioni.