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Salmodia, canto dei salmi affidato al coro, a più cori o a solisti e coro. Sanctus, (L. " santo ") quarta sezione musicale della messa. Sarabanda, sarabande (Fr.), movimento della suite classica, in forma binaria (due parti) e in tempo temario. Deriva da un'antica danza, forse spagnola, o moresca. Scala, serie di note in ordine ascendente o discendente, da cui si formano la melodia e gli accordi. Il tipo di scala dipende: (1) dal numero dei suoni. Sette per la diatonica, dodici per la cromatica; (2) dall'ampiezza e dall'ordine degli intervalli tra le note. La scala diatonica della musica occidentale ha sette note diverse, separate da toni o semitoni. Di detta scala esiste una forma maggiore e due minori. La scala maggiore, con le note do-re-mi-fa-sol-la-si-do, è cosi chiamata perché tra la prima e la terza nota presenta un intervallo di terza maggiore. Nelle scale minori, la prima e la terza nota formano intervalli di terza minore. La scala minore " melodica " ha forma ascendente diversa da quella discendente: do-re-mi-fa-sol-la-si-do, per l'ascendente e do-sib -lab -sol-fa-mib-re-do per quella discendente. La scala minore " armonica " è uguale nei due sensi, ma presenta un intervallo di seconda " aumentata " tra la sesta e la settima nota: do-remi b -fa-sol-Ia h -si-do. Vedi Scala Cromatica, Scala Diatonica, Sistema Cromatico e Intervallo. Scena, musica di, musiche composte per un lavoro teatrale recitato. Scherzo, (It.) brano strumentale; può essere a sé stante o entrare in una composizione più ampia, come la sonata o la sinfonia, dove occupò il posto del vecchio minuetto. Scozzese, vedi Ecossaise. Seconda, vedi Intervallo. Sedicesimo, vedi Semicroma. Semibiscroma, nota e durata pari a un sessantaquattresimo dell'intero. Semibreve o nota intera, massimo valore di durata oggi in uso; equivale a due minime o a quattro semiminime. Semicroma, nota con valore di durata di un sedicesimo dell’intero.. Vale due biscrome. Semiminima, nota con valore di durata pari a un quarto dell’intero. Vale due crome. Semitono, vedi Intervallo. Semplice, tempo, tempo basato sulla suddivisione di una pulsazione in due parti uguali. Sensibile, settimo grado della scala diatonica. Sequencer, (elettronica) E' il dispositivo che si occupa di registrare le nostre esecuzioni, e poi dir iprodurle;alle origini del MIDI, era una scatoletta che registrava al massimo una o duet racce in tutto... oggi lo troviamo già racchiuso dentro alle tastiere, oppure come programma per computers. In ambiente Windows, il più famoso è Cubase. Serenata, (1) originariamente semplice brano musicale da eseguire di notte, di carattere leggero; (2) nel sec. XVIII (e talvolta anche XIX) composizione strumentale in più tempi, affine al divertimento. Seriale, tecnica metodo compositivo che si avvale di un piano preordinato (serie) su cui costruire ogni aspetto musicale altezza,cioè ritmo,altezza, intensità . La "serie"può venir invertita, retrogradata, ripetuta, aumentata,diminuita ecc. purché siano rispettate le relazioni interne stabilite. Le dodici note della musica dodecafonica sono un esempio di " serie ". Sessantaquattresimo, vedi Semibiscroma. Sesta, vedi Intervallo. Sestetto, insieme di sei voci o strumenti e composizione per tale complesso Settima, (1) vedi Intervallo. (2) Accordo ottenuto aggiungendo a una triade la settima nota sopra la fondamentale. Settimino, complesso di sette strumenti e composizione per tale gruppo strumentale. Sforzando, (It.) indicazione di accentuare una nota o un accordo, Si, nome della settima nota della scala di do maggiore. Siciliana, (It.) antica danza in tempo composto, 6/8 e 12/8, di origine siciliana e utilizzata dai compositori del XVIII sec. come movimento lento della suite o della sonata. Sincope, accentuazione di un tempo debole della battuta. Sinfonia, composizione orchestrale di solito in quattro movimenti, forma caratteristica del XVIII e XIX sec. Originariamente questo termine indicava genericamente una composizione strumentale o vocale e strumentale. Sinfonico, poema, ampia composizione orchestrale a carattere descrittivo, senza divisione in movimenti. Sinfonietta, (It.) composizione sinfonica di proporzioni ridotte. Singspiel, (Ted. " commedia e canto ") genere d'opera tedesca con alcune parti dialogate. Soggetto, tema principale di una fuga. Sol, nome della quinta nota della scala di do maggiore. Sol-fa, vedi Tonic sol-fa. Solfeggio, solfège (Fr.), sistema per la lettura della musica e l'educazione dell'orecchio. Solmisazione, antico sistema di solfeggio cantato. Solo, a, (It.) brano o parte di un brano che va eseguito da un solista sia vocale che strumentale. Sonata, (It.) originariamente è l'opposto di cantata, cioè musica strumentale invece che vocale. Dal XVIII sec., significò un brano per uno o due strumenti, suddiviso in due o in quattro movimenti: (1) allegro; (2) lento; (3) scherzo o minuetto e trio; (4) allegro. Sonata, forma, Vedi Forma suonata. Sopradominante, sesto grado della scala diatonica. Soprano, (It.) (1) la più acuta voce femminile; (2) membro più acuto di una famiglia di strumenti. Sopratonica, secondo grado della scala diatonica. Sostenuto, (It.) indicazione di eseguire in modo " meno mosso ". Sottodominante, quarto grado della scala diatonica. Spartito, riduzione di un'opera per canto e pianoforte. Staccato, (It.) indicazione di suonare certe note nettamente separate: si scrive ponendo un punto sopra, o sotto, la nota. Stile galante, vedi Galante e Rococò. Studio, composizione scritta soprattutto per educare e sviluppare la tecnica strumentale. Suite, (Fr.) forma classica di composizione strumentale che comprendeva una successione di movimenti in varie forme di danza, come allemanda, corrente, sarabanda, giga, bourrée, gavotta e minuetto. La moderna suite consiste in movimenti non necessariamente in forma di danza; il termine è riferito anche a sezioni scelte da una composizione più ampia, come ad es. un balletto. |